Miah Noto từ St-Imier, Switzerland

compasss

12/22/2024

Dữ liệu người dùng, đánh giá và đề xuất cho sách

Miah Noto Sách lại (10)

2018-10-07 07:30

Tuần Của Bé - Bé Sạch Sẽ Thư viện Sách hướng dẫn

Sách được viết bởi Bởi: Dương Hà Ngân

Lo zampino di Lord Mondador ha colpito anche questa saga di due volumi in lingua originale, diventati naturalmente quattro in italiano. Quindi, questo è la prima metà del primo libro inglese e no, quest'ultimo non si prestava ad essere diviso in due pezzi. Lo stesso è accaduto per la saga de "I Canti di Hyperion" (Hyperion, La Caduta di Hyperion, Endymion, Il Risveglio di Endymion). Mi faccio aiutare dal riassunto presente sul successivo volume italiano per raccontarvi di cosa tratta questo. Ci sono alcune rivelazioni importanti, ma non ritengo che possano rovinare la lettura. Se non volete rischiare, riprendete a leggere dopo l'unica occorrenza della parola "batracomiomachia" (no, un link sarebbe stato troppo facile!). Thomas Hockenberry, un professore universitario del ventunesimo secolo specializzato nelle opere di Omero, è stato riportato in vita per svolgere, con altri colleghi di varie epoche, un incarico assai bizzarro: controllare che la guerra di Troia si svolga secondo quanto narrato nell’Iliade. A riportarlo in vita (ma solo con vaghi ricordi della vita precedente) sono stati gli "dèi" dell'antica Grecia, dotati di tecnologie modernissime, i quali, pur intervenendo nella guerra, ignorano (fatta eccezione, pare, per Zeus) come si concluderà. Tra gli dèi esistono varie fazioni e Hockenberry riceve dalla Musa al servizio di Afrodite due congegni, l’Elmo di Ade che gli conferisce l’invisibilità e un medaglione che gli permette di teletrasportarsi, in modo da eseguire l’incarico di spiare gli altri dèi e, al momento opportuno, uccidere Atena. La Terra, nel futuro di Thomas Hockenberry, si è ridotta a un pianeta abitato da appena un milione di individui che passano il tempo a divertirsi e a seguire la storia del "lino", un dispositivo che li fa assistere alla guerra di Troia come se fosse una soap opera televisiva. Tutti vivono per cinque Ventine, cento anni esatti, “faxandosi” da una all'altra delle città rimaste, in un'esistenza priva di difficoltà, dimentichi di qualsiasi elemento di scienza, storia o tecnologia. Poi, secondo il loro credo, ascendono negli anelli orbitali, una sorta di aldilà dove ha sede lo "spedale", una specie di officina riparazioni in caso d’incidenti anche mortali. Harman (unico ancora capace di leggere, giunto al novantanovesimo anno di età e quindi in procinto di ascendere agli anelli), Daeman (che colleziona farfalle e seduzioni), Hannah (che ha riscoperto l'arte di fondere i metalli) e Ada (giovane signora di villa Ardis) si mettono alla ricerca di un veicolo spaziale per raggiungere gli anelli; durante la ricerca si imbattono in Savi, detta l’ebrea errante, e poi in Odisseo (che non nega né conferma di essere quello della storia del lino, ossia lo stesso Odisseo dell’Iliade). Intanto nei satelliti di Giove, i "moravec", robot in grado di evolversi, creati dagli esseri umani prima che una pandemia rendesse semidisabitata la Terra, rilevano un incremento di attività quantica che minaccia di distruggere il sistema solare; nello stesso tempo scoprono con sorpresa che Marte è stato "terraformato" nel giro di un secolo. Decidono quindi di indagare e inviano una spedizione su Marte, della quale fanno parte Mahnmut di Europa (studioso dei Sonetti di Shakespeare) e Orphu di Io (appassionato di Proust). Appena in orbita intorno al Pianeta Rosso, l'astronave dei moravec è intercettata e distrutta da un cocchio volante trainato da cavalli e guidato da una creatura che sembra un dio antico; Mahnmut e Orphu si salvano e scendono sul pianeta per depositarvi il Congegno che dovrebbe neutralizzare l’attività quantica delle misteriose creature che hanno terraformato Marte. Da alcune tracce, sembra che Marte sia abitata da strani esseri con la forma e i poteri degli antichi dèi greci. Nel frattempo Thomas Hockenberry si invaghisce di Elena e studia un piano per cambiare l’esito della guerra di Troia: vuole fare in modo che achei e troiani smettano di combattere fra loro per il divertimento degli dèi, ma si rivolgano contro di essi e assalgano addirittura l'Olimpo. "batracomiomachia"! Trovo che sia presto per poter giudicare questa saga proprio perché non era negli intenti dell'autore che il primo libro fosse troncato arbitrariamente a metà, interrompendo, di fatto, i tre filoni narrativi. Questo ovviamente non fa altro che rendere impossibile capire qualsivoglia punto della trama. Quello che posso dire è che si tratta di un romanzo di fantascienza che fa ampio uso di elementi tecnologici: basti pensare che gli dèi greci utilizzano nanotecnologie per potenziare i loro beniamini umani. In certi tratti alcune descrizioni risultano troppo lunghe e possono non piacere a chi non ama la fantascienza hard. Il connubio tra elementi appartenenti, nella nostra Storia, ad ere estremamente diverse risulta però piacevole ed intrigante e mostra quanta fantasia e coraggio abbia l'autore nel provare a raggiungere una discreta credibilità nell'esporre incontri tra culture davvero improbabili. Per quanto riguarda i personaggi, non hanno un grandissimo spessore e sembrano in generale piuttosto comici, compresi gli dèi, i quali incutono più timore per i nomi che per altro. Resta da vedere come si svolgeranno i fatti e se il tono si farà più serio ora che gli equilibri dovrebbero andare a rompersi. Rimando alla recensione della seconda parte ulteriori commenti. (La recensione è anche presso http://www.jhack.it/blog/2013/05/01/i...)

2018-10-07 10:30

Mưa Từ Cõi Tạm Thư viện Sách hướng dẫn

Sách được viết bởi Bởi: Diệu Ái

"Adam & Eve" by Sena Jeter Naslund is a fic­tional book which tries to tackle the evo­lu­tion / cre­ation­ism debate through its char­ac­ters and via the sto­ry­line. The book encom­passes a love story, thriller and mys­tery in short space. Lucy Bergmann watched her hus­band die in, what she thought, was a freak acci­dent. He has entrusted Lucy with his life's work on, appro­pri­ately enough, a mem­ory drive (thumb drive, flash drive)proof of extrater­res­trial life which she wears around her neck. The Bergmann's friend, Pierre Saad dis­cov­ers a new ver­sion of the bib­li­cal book "Gen­e­sis". Together with the proof of extrater­res­trial life these dis­cov­er­ies threaten Judaism, Chris­tian­ity and Islam which makes Lucy and Pierre tar­gets. When Lucy's plane crushes, she finds her­self in the Gar­den of Eden with an Amer­i­can solider named Adam who believes she is his Eve. "Adam & Eve" by Sena Jeter Naslund is a story about begin­nings, rein­vent­ing one­self and is full of metaphors about the gen­e­sis and Gen­e­sis. Clearly we've taken things lit­er­ally and out of con­text when it comes to reli­gion and just as well it is easy to do so with this book. The writ­ing also reminded me of the way the bible is writ­ten, it is lyri­cal with beau­ti­ful prose and well writ­ten. The Hebrew bible is not full of "thy" and "thou" but is writ­ten in sim­ple lan­guage, poetic and to a mea­sured beat. I have no idea why the trans­la­tors chose to trans­late in a high brow man­ner and even change some of the mean­ings -- but that's a dif­fer­ent discussion. I did enjoy the book but I think it would be bet­ter enjoyed with mul­ti­ple read­ings, get­ting accus­tomed to the writ­ing style took me a while, I was almost a quar­ter way through the book before I got used to it and about half way through before I real­ized that the book is try­ing to tell an alle­gor­i­cal story. This is when I gave the plot holes, some huge, a pass. Actu­ally, the story becomes less inter­est­ing when the author leaves the deno­ta­tive approach and becomes lit­eral. How­ever, to her credit it must be said that the theme of "Gen­e­sis", in terms of adapt­ing, sur­viv­ing, and rein­vent­ing, is always present. The theme of "Gen­e­sis", not is in ori­gin, but as an event that begins some­thing, is a premise that I can iden­tify with and spoke to me through­out the book. I have lived in sev­eral coun­tries and in many cul­tures: rural, city, sub­ur­ban and even in a col­lec­tive for a large part of my life. Each time it was the end of one thing and the begin­ning of other. Each one was dif­fi­cult but frankly I feel sorry for those who born and die within a 5 mile radius and never expe­ri­ence any­thing dif­fer­ent. This is espe­cially sad in the United States where young peo­ple rarely travel and older ones refuse to expe­ri­ence new cul­tures even if it means just cross­ing the city/state line. For more reviews and bookish thoughts please visit http://www.ManOfLaBook.com

Người đọc Miah Noto từ St-Imier, Switzerland

Người dùng coi những cuốn sách này là thú vị nhất trong năm 2017-2018, ban biên tập của cổng thông tin "Thư viện Sách hướng dẫn" khuyến cáo rằng tất cả các độc giả sẽ làm quen với văn học này.