Antti Janhunen từ Garryard, Co. Tipperary, Ireland

anttijanhunen

05/19/2024

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Antti Janhunen Sách lại (10)

2019-08-27 16:30

Tào Tháo - Thánh Nhân Đê Tiện (Tập 7) Thư viện Sách hướng dẫn

Sách được viết bởi Bởi: Vương Hiểu Lỗi

Ragione, Sentimento e tanta Avventura! Provate ad immaginare... ...un arcipelago a largo della costa meridionale inglese, al suo interno, un’isola misteriosa dal nome poco incoraggiante di “Isola Pestilenziale”. Adesso, aggiungete mari turbolenti e profondi, abitati da creature mostruose e, per qualche oscuro motivo (che scoprirete), molto, ma molto, insofferenti all’umana presenza. Dopo, sulla superficie, disegnate vascelli carichi di sfrontati pirati, ambiziosi cacciatori di tesori ed instancabili avventurieri che solcano in lungo e largo le acque in tempesta de La Manica...ci siete? Ora, un “tocco di pericolo” anche sulla terra: inquietanti mormorii al limite della brughiera, opportune sabbie mobili qua e là, ostacoli e trabocchetti come su una mappa del tesoro, incontri sovrannaturali e, ancora, miti e leggende declamate con voce roca da qualche vegliardo lupo di mare... Immaginate, adesso, nelle profondità marine, un luogo incredibile, addirittura impensabile, prodotto del genio umano che pare aver domato in esso le leggi della Natura mediante la scienza e l’ingegno...non vi ricorda qualcosa? Completate il quadro con un’atmosfera grigia, molto gotica, ove la nebbia confonde il confine tra realtà ed immaginazione, caricando ogni cosa del pathos sufficiente a rendere incomprensibile e misteriosa ogni cosa contenga. Infine, fate qualche passo indietro, allargate lo sguardo sul dipinto nella sua interezza...davvero un’esecuzione degna di Stenvenson e Verne, non c’è che dire! Non resta che sforzare un altro poco l’immaginazione (e credetemi, Winters vi faciliterà molto l’operazione!) per dipingere proprio al centro del quadro le stranite, inesperte (neanche troppo!), ma pur sempre fragili fanciulle del romanzo austeniano, le Dashwoods. Quindi, sedetevi comodamente su sofà, armati di tè e pasticcini e godetevi l’imprevedibile svolgimento degli eventi! “Impossibile!” dite? Au contraire, niente di più ovvio per Ben H. Winters! Vi accorgerete, leggendo il suo mash up di Sense and Sensibility, quanto divenga naturale unire tutti questi ingredienti, apparentemente incongruenti, in un’ottima ricetta, “esotica” quanto basta da evitare il disgusto per la mutazione in corso del meraviglioso testo originale! Sense and Sensibility and Sea Monsters è una vera “espansione” del romanzo della Austen, gli appassionati di giochi di ruolo comprenderanno più facilmente quello che intendo usando tale parola, ovvero, non un semplice intercalare di paragrafi di un altro genere (horror, fantasy, ecc...) nel testo classico ottocentesco, piuttosto una vera operazione di trasformazione di quest’ultimo, il quale, sebbene inattaccato nella sua forma, si veste di una maschera che lo trasfigura a tal punto da renderlo irriconoscibile! Winters si rivela un genio del make up, un vero esperto di trucchi e mascheramenti, poiché è riuscito a dare un volto nuovo decisamente convincente ad un testo sacro della Letteratura senza oltrepassare i limiti del rispetto dovuto, senza snaturare i personaggi, piuttosto ampliandone abilità e agire. Personalmente, confesso, mi sono divertita molto a leggere le mirabolanti acrobazie delle nostre eroine alle prese con inaspettati incontri ravvicinati con aragoste e polipi giganti! Surreale, ovviamente, ma non è questa una definizione che si adatta al neo-genere mash up? Dopo i primi brevi capitoli, in cui l’attenzione serba un ovvio pregiudizio nel paragone con il testo originale, di quest’ultimo se ne perde memoria! Il romanzo della Austen è lì, sotto i nostri occhi, ma ogni cosa è diversa! Le atmosfere mi hanno ricordato questo dipinto... Winters affida una nuova identità esteriore ai personaggi, li maschera da pirati, lupi di mare, principesse di tribù delle Indie, cacciatori di tesori, eppure, il loro animo, il loro carattere non muta. Sono debitrice a Winters per aver fatto tre omaggi ai classici in uno...come un abile regista ha intrecciato il romanzo della Austen con le atmosfere, i personaggi, i paesaggi ed il grande spirito d’avventura dei romanzi di Stevenson e di Verne e con tale naturalezza da farmi rimangiare qualsiasi giudizio d’infattibilità! Il risultato di questa bizzarra mistura è condito appena con un pò di fantasia, giusto per legare il tutto nel pentolone e rendere infallibile quest’incantesimo. I paragoni con i più recenti Pirati dei Caraibi è troppo ovvio, poiché, anche per essi, la radice è la medesima: quei romanzi d’avventura e di fantasia che ci hanno cullato nell’infanzia e poi nella fanciullezza, animando i nostri animi di aspirazioni e desideri, alimentando i nostri sogni futuri che ci hanno fatto dichiarare in mille occasioni di voler diventare “liberi come un pirata!” o “forti come un cavaliere!” o “geniali come il Capitano Nemo!”. Sono convinta che l’azzeccatissima idea d’inserire delle divertenti illustrazioni nel testo, sia un ulteriore omaggio ai romanzi classici d’avventura, sebbene possa ritrovare riferimento anche agli stessi classici ottocenteschi, molto spesso (come per Sense and Sensibility) completi d’intermezzi finemente illustrati. Pur dotata di una vastissima immaginazione, credetemi, non avrei potuto mascherare meglio gli eventi ed i personaggi come ha fatto Winters... Marianne, forse, è restata un pò in disparte, ma non nego che la cosa mi abbia fatto piacere visto il maggior spazio riservato a Margaret, che con gli occhi dell’ingenuità e la sensibilità particolare dei fanciulli vede al di là della superficie delle cose, vivendo in modo empatico le mutazioni in corso. Ho sorriso delle altre divertenti, quanto appropriate, maschere apprezzando il tentativo di evidenziare in esse il carattere dei personaggi, se pur in modo esasperato. L’intrusione di situazioni pericolose nei momenti decisivi della trama ha creato un parallelo fra i personaggi in gioco e le creature mostruose intervenute, persino l’evoluzione dell’azione che segue all’allarme funziona perfettamente come metafora di quel particolare istante...fatto che rinnova la mia stima per l’autore, conscia, adesso, del lavoro attento e molto ben pensato che è alla base di questo interessante mash up. Potrei dilungarmi ancora sui molti particolari che mi hanno entusiasmato di questa lettura, ma rovinerei non poco il gusto di scoprirli da soli, poiché vi consiglio vivamente di comprarne una copia, in inglese o nella versione italiana che (forse) arriverà presto (!). http://oldfriendsnewfancies.blogspot....

2019-08-27 20:30

199 Bài Làm Văn Chọn Lọc Lớp 3 Thư viện Sách hướng dẫn

Sách được viết bởi Bởi:

Margareth Duras is a long poem, in different books with different verses. با نام دوراس "سوزان سونتاگ"، و با نام سونتاگ، "مارگریت دوراس" تداعی می شود. تصور می کنم دوراس را هر زنی باید بخواند، و البته هر مردی هم. دوراس "سیمون دو بوار"ی دیگر است، با همان بی پروایی، جسارت و صلابت، اما زنانه و ظریف. برای خواندن و فهمیدن دوراس، باید حوصله و دقت داشت، همان اندازه که برای خواندن ویرجینیا وولف. بسیاری از آثار مارگریت دوراس به همت قاسم رویین به فارسی برگردانده شده. "تابستان 80"، "بحر مکتوب"، "درد"، "نایب کنسول"، "نوشتن"، "همین و تمام"، "باغ گذر"، "باران تابستان"، "عاشق" و البته یکی از شاهکارهایش "مدراتو کانتابیله" توسط رضا سیدحسینی ترجمه شده و "می گوید؛ ویران کن" را خانم فریده زندیه به فارسی برگردانده است. تا آنجا که یادم هست، "هیروشیما، عشق من" نیز سال ها پیش و احتمالن توسط "هوشنگ طاهری" به فارسی ترجمه شده. کتابی که دیگر هیچ خطی از آن به یادم نمانده با این نام، صحنه های فیلم "آلن رنه" با بازی "امانوئل ورا" در خاطرم زنده می شود، فیلمی که در 1959 بر مبنای این رمان کوتاه دوراس، ساخته شده است.

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